Mano tesa al Bangladesh



L'amico Oliviero torna in Bangladesh per dare un contributo concreto a popolazioni più povere di noi. Volentieri diffondo il suo appello in questo post:

Eccomi pronto per il mio ottavo ritorno in Bangladesh.

Il 20 di dicembre, nella settimana che precede il Natale,
ancora una volta diventerà una buona opportunità
per portare un po del nostro aiuto ( quello che ci sarà
possibile) a quella gente meno fortunata di noi.
Ho cosi pensato di dare il via ad una raccolta
di aiuti chiamata "Operazione Acqua e Riso".
L'obbiettivo è la realizzazione di pozzi per l'acqua
nei tanti villaggi che ho visitato durante il mio
ultimo viaggio, dove ho lasciato una promessa
di aiuto che non posso dimenticare.


Una, due, dieci pompe.....non importa quante riusciremo
ad installarne, l'importante è mantenere la promessa.
Potrebbe essere il nostro regalo di Natale.
Non il solito regalo che da noi finisce dopo pochi
giorni in un cassetto, spesso dimenticato,
ma un aiuto che cambia la vita di intere famiglie.

E c'è anche un altro "bisogno" primario,
forse piu che un bisogno, un emergenza.
Un €uro trasformato nella moneta locale diventa
100 Taka e trsformato in riso diventa 5 Kg di riso.
Ed è cosi che 10 € diventano 50 kg di riso...
100 € diventano mezza tonnellata....davvero molto.
Anche su questo fronte con poco si puo davvero
fare tanto, visto che molte famiglie non possiedono
terreno da coltivare e il loro sostentamento è
legato alla terra in modo diretto.

Perchè il Natale sia migliore,
a volte non bastano gli Auguri.
Ancora una volta devo "rompere le scatole"
a chi non se lo merita...ma credetemi,
è l'unico modo per cambiare qualcosa laggiù.

Naturalmente esistono tante altre emergenze
che vanno dalle cure mediche, alla sistemazione
delle case danneggiate dai monsoni.

Ci sono poi aiuti che riguardano le scuole e
l'istruzione delle nuove generazioni.
Solo cosi sarà possibile scommettere su un futuro
migliore per loro e sicuramente anche per noi.

Un grazie anticipato da Oliviero e dal suo Bangladesh
...sperando che sia un po anche il tuo.


English version, aid to Bangladesh

Version francaise, aide au Bangladesh

NO ALLA VENDITA DEI BENI CONFISCATI FIRMA L'APPELLO: NIENTE REGALI ALLE MAFIE, I BENI CONFISCATI SONO COSA NOSTRA


Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

Oggi quell 'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E' facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.

La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.

Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan. S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie. Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra"

don Luigi Ciotti
presidente di Libera e Gruppo Abele

Per firmare l'appello clicca qui:
http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780

Computer science unplugged - Error detection



Questo video (in inglese, ma molto intuitivo), mostra il "trucco" del controllo degli errori sulla trasmissione dati tra computers. Un'attività molto coinvolgente per spiegare ai ragazzi come i sistemi informatici eseguano controlli di integrità sui dati. Sul sito www.csunplugged.org è possibile scaricare un libro in PDF per insegnanti (anche in italiano, qui), contenente 12 attività di questo genere, per insegnare l'informatica senza dover accendere il computer, non sempre possibile in aula.

Strepitoso!!

K9 web protection - filtro di navigazione internet



K9 Web protection è un potente web filter gratuito. E' pensato per lutilizzo familiare di internet, soprattutto per la tutela dei bambini, che sempre più utilizzano la rete come strumento di gioco, studio e comunicazione con gli amici.

E' possibile abilitare o disabilitare categorie di siti, gestire eccezioni, gestire gli orari in cui è possibile navigare. Tecnicamente offre tutto quello che serve. Visto che non è sempre possibile affiancare i ragazzi mentre sono al computer, credo che strumenti di questo genere siano indispensabili quando c'e' in casa un pc collegato ad internet.